I Sette siti Unesco in Sicilia

LA MAPPA E LE COSE DA VEDERE
1- Il percorso arabo-normanno a Palermo e dintorni

Probabilmente con l'aereo atterrerete nel capoluogo siciliano. E allora sappiate che le cattedrali di Cefalù (A) e Monreale (B) insieme alla cattedrale di Santa Vergine Maria Assunta a Palermo (C), al Palazzo dei Normanni (D), alla cappella Palatina (E), alla Zisa (F), al ponte dell'Ammiraglio (G) e alle chiese di San Giovanni degli Eremiti (H), della Martorana (I) e di San Cataldo (J) formano l'incredibile percorso arabo-normanno, che è il gioiello italiano più recente entrato a far parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità nel 2015.
Si resta affascinati dalla bellezza dei mosaici, delle moschee trasformate in chiese, dalla mescolanza di generi architettonici derivati dalla dominazione araba e poi da quella normanna che diedero vita a edifici caratteristici.

2- Il parco dell'Etna

Se atterrate con l'aereo a Catania, non potete non andare a visitare il complesso vulcanico (K). La millenaria attività del monte ha un valore incalcolabile dal punto di vista scientifico, ma l'Etna ha anche influenzato la mitologia e la cultura dell'isola, oltre alla sua geografia.
Con l'apposita funivia si possono visitare le zone crateriche autorizzate, a tremila metri d'altezza.

3- Le città tardo-barocche della costa orientale

Le otto città - Caltagirone (L), Militello in Val di Catania (M), Catania (N), Modica (O), Noto (P), Palazzolo (Q), Ragusa (R) e Scicli (S)- sono in parte frutto di una ricostruzione avvenuta dopo il terremoto del 1693, secondo il gusto barocco dell'epoca. Le chiese e gli edifici che furono eretti in quell'occasione crearono un vero e proprio stile, il barocco siciliano, che prevedeva una ricca decorazione, come si può capire ammirando per esempio la chiesa di San Giorgio a Ragusa o il Duomo di Catania.

4- La Villa romana del Casale

Okay, si trova al centro dell'isola e quindi lontano dal mare, ma ne vale la pena. Questa strabiliante abitazione (T) fu scoperta solo nel 1950, ma fu costruita intorno alla metà del IV secolo.
L'elemento che risalta per la bellezza in sé è la pavimentazione a mosaico figurativo, realizzata da artisti diversi e presente in molte sale della struttura, per un totale di 3500 metri quadri che descrivono storie mitologiche e dei poemi omerici, così come scene di vita in società dell'élite romana e di contesti rurali.

5- La Valle dei Templi

Ad Agrigento, città sulla costa occidentale della Sicilia, si trova il parco archeologico (U) più grande al mondo, 1300 ettari di terreno che offrono al visitatore i resti di ben dieci templi dorici conservatisi meravigliosamente nel tempo, oltre a varie necropoli e a tre santuari, costruiti intorno al V secolo a. C. Noterete subito che il Tempio della Concordia è in perfetto stato, ma sono senza dubbio suggestive anche le colonne di ciò che fu il Tempio di Giunone, così come quelle del Tempio di Ercole e degli altri, ricordo imponente dell'insediamento dei greci provenienti da Creta e Rodi, che nel 580 a.C. fondarono qui Akragas, oggi Agrigento. Dedicategli almeno un pomeriggio, se non una giornata intera, il mare è a due passi.

6- Le Isole Eolie

Dalla più grande, Lipari (V), passando alla più piccola, Panarea (W), ciascuna di queste sette isole - le altre: Vulcano (X), Stromboli (Y), Salina (Z), Alicudi (a) e Filicudi (b) - è caratterizzata da una natura selvaggia e incontaminata. Ciò che le rende speciali però è la loro natura “eruttiva": a Stromboli e Vulcano sono presenti due vulcani attivi, studiati da scienziati provenienti da tutto il mondo. Salina fu set del celebre film “Il Postino", Alicudi e Filicudi sono mete di splendide immersioni subacquee, Panarea è rinomata per la vita notturna, Lipari è sede di meraviglie architettoniche e di altrettanto formidabili spiagge, Vulcano è perfetta per concedersi trattamenti a base di fanghi terapeutici e infine a Stromboli i fortunati riescono ad ammirare la Sciara del Fuoco, l'impressionante colata lavica dell'attivissimo vulcano che scende fino al mare.

7- Siracusa e la Necropoli Rupestre di Pantalica

Cicerone la definì la città più bella della Magna Grecia, e senza dubbio il centro storico di Siracusa (c), con il magnifico Anfiteatro, i resti dei templi, il Castello di Maniace e le sue chiese barocche, per citare solo alcune delle meraviglie della località, hanno il diritto di fregiarsi di questo complimento. Le Necropoli di Pantalica (d) invece, risalenti al XII secolo a.C., testimoniano del passaggio dall'età del bronzo a quella del ferro.